Educazione - Dall’Educazione allo Sviluppo all’Educazione alla Cittadinanza MondialeL’educazione allo Sviluppo (EaS) è l’area della cooperazione internazionale in cui rientrano le attività di educazione, formazione, informazione e sensibilizzazione che le Organizzazioni non governative svolgono nei Paesi donatori per coinvolgere l’opinione pubblica sulle tematiche inerenti la povertà e gli squilibri economici e sociali, oggetto delle azioni svolte dalle stesse Ong nei Paesi in Via di Sviluppo (Paesi beneficiari).
È un binomio affermatosi negli anni ’80 in Italia e in Europa per definire e indicare in modo ampio e generale le attività generatrici di processi di apprendimento (educazione, formazione, sensibilizzazione) fortemente connessi con la Cooperazione allo Sviluppo. In Italia l’aumentata percezione delle problematiche dello sviluppo dovuta all’emergere di un’accentuata conflittualità internazionale e all’aumento dei flussi migratori, congiunte ad una maggiore consapevolezza nell’opinione pubblica dei paesi sviluppati riguardo alle tematiche ambientali e pacifiste, ha sicuramente facilitato l’inserimento dei programmi di educazione allo sviluppo in ambito scolastico. L’importanza dell’educazione e dell’informazione della cittadinanza del Nord sui temi dello sviluppo e della cooperazione sono stati riconosciuti in Italia dalla Legge 49 del 1987, che sostiene “la promozione di programmi di educazione ai temi dello sviluppo, anche nell'ambito scolastico, e di iniziative volte all'intensificazione degli scambi culturali tra l'Italia e i Paesi in via di sviluppo con particolare riguardo a quelli tra i giovani” e dalla Risoluzione del Consiglio Europeo sull’Educazione allo Sviluppo e sensibilizzazione dell’opinione pubblica europea a favore della cooperazione allo sviluppo (dell’8 novembre 2001) secondo cui “l’educazione allo sviluppo contribuisce a rafforzare il sentimento di solidarietà internazionale nonché a creare un contesto favorevole all’instaurazione di una società interculturale in Europa. Contribuisce anche a cambiare lo stile di vita a vantaggio di un modello di sviluppo sostenibile per tutti. Consente infine di aumentare il sostegno dei cittadini a sforzi supplementari del finanziamento pubblico della cooperazione allo sviluppo”. Inizialmente pensata e realizzata soprattutto nel contesto dell’Educazione formale, in collaborazione tra le scuole e le ONG di cooperazione, l’EaS ha ampliato il suo ambito di lavoro all’educazione permanente lungo tutto il corso della vita. Educazione allo sviluppo significa lavorare per un progetto politico e culturale da realizzare sul piano dell’informazione, della formazione e sensibilizzazione. Si tratta di formare l’opinione pubblica, con particolare attenzione al pubblico giovanile, sulle questioni riguardanti le dinamiche dei rapporti tra popoli del mondo in termini di interdipendenza e i problemi dello squilibrio e delle disuguaglianze Nord-Sud. Gli ambiti in cui si realizza tale progetto sono caratterizzati per la loro interdisciplinarietà e interconnessione che porta a comprendere in esso molti elementi concettuali, metodologici e pratici. E’ possibile definire l’educazione allo sviluppo come parte integrante dell’educazione alla pace, alla tutela dell’ambiente e alla salvaguardia dei diritti umani, alla cittadinanza mondiale. Negli ultimi anni le tematiche tradizionali sopra elencate si sono arricchite sempre più in quella che viene definita educazione interculturale. Tuttavia l’educazione interculturale è rivolta principalmente alla conoscenza delle differenze culturali tra i popoli, al loro apprezzamento e al loro rispetto[1]. Nel dibattito culturale, pedagogico e sociologico più recente - a seguito della decostruzione concettuale del termine “sviluppo” - è emersa l’esigenza di ripensare forme e contenuti dell’espressione “educazione allo sviluppo”, per ridefinirla secondo l’ottica della educazione per una cittadinanza mondiale. Approfondimenti: |
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I principali argomenti trattati negli interventi di educazione allo sviluppo riguardano: i rapporti Nord/Sud del mondo, i diritti umani e l’antirazzismo, migrazioni e globalizzazione, l’ambiente, la cittadinanza, il volontariato e la cooperazione internazionale, il commercio equo, il turismo responsabile e la finanza etica, il funzionamento delle istituzioni internazionali. Tra i principali e ricorrenti: l’accesso alle risorse naturali, le tematiche di genere, la cooperazione allo sviluppo, la salute globale, l’adozione internazionale, la responsabilità sociale delle imprese.
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Edizione contenuti Aprile 2012 - Riedizione grafica Luglio 2013
Copyright 2012-2013 ® Comitato Cittadino per la Cooperazione Decentrata della Città di Roma. Tutti i Diritti Riservati.
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