Diritti - La Grande Manipolazione del Bisogno di SicurezzaPer sicurezza si intende una sensazione di protezione relativa ad una singola minaccia ovvero ad un complesso di minacce. La sicurezza è stretta parente della paura ed appare sempre più come il totem del nostro tempo. Importante è tenere presente la differenza fra la sicurezza reale e quella percepita . La percezione della sicurezza è fortemente manipolata dalla politica, che ne fa uno dei principali argomenti elettorali, e dai media che, alimentando paure vere o presunte, incrementano i propri ricavi.
In nome della sicurezza vengono notevolmente affievoliti od addirittura cancellati importanti diritti dei cittadini, in particolare quelli connessi alla protezione della riservatezza. La sicurezza può essere riferita ad un singolo individuo ed alla sua famiglia: in tal caso si parla di sicurezza privata. La sicurezza può intendersi anche riferita a collettività più o meno grandi di individui, come gli abitanti di una città o di una regione: trattasi allora di sicurezza pubblica che lo Stato od un altro ente pubblico garantiscono, attraverso strumenti normativi e tramite le forze dell’ordine: viene garantita l’incolumità delle persone e la tutela delle cose. Un allargamento del concetto di sicurezza pubblica conduce al concetto di sicurezza urbana, dove ad essere tutelati non sono più solo persone o beni, ma piuttosto una serie di diritti non ben codificati, quali il diritto a fruire senza restrizioni fisiche o psicologiche del bene pubblico spazio urbano. Questo obiettivo viene perseguito non più in maniera esclusiva dalle forze dell’ordine, ma attraverso la cooperazione di attori istituzionali e non, nel quadro di quella che viene ormai convenzionalmente chiamata sicurezza partecipata. Per ciò che riguarda la sicurezza degli Stati, si può affermare che in tal caso il concetto di sicurezza è strettamente connesso con quello di Difesa. L’insieme delle minacce che uno Stato può subire definisce un modello di Difesa. Le minacce sono storicamente di natura militare. In tal modo anche le risposte a tali minacce sono anch’esse storicamente di natura militare; l’esistenza degli eserciti è la principale di queste risposte. Va considerato però che gli scenari strategici mutano con una velocità mai vista in precedenza. Due sono i fattori nuovi principali. Il primo riguarda il fatto che esiste un ampio consenso sulla inconsistenza della minaccia all’integrità territoriale (almeno per ciò che concerne il nostro paese); il secondo riguarda il veloce ampliarsi della minaccia di cyber-attacchi (minaccia relativa sia agli Stati sia alla sicurezza dei privati cittadini, delle aziende e di tutti i tipi di organizzazioni). Questo rapido mutare di minacce pone seri problemi di ridefinizione di un valido modello di Difesa. Gli eserciti, con le loro strutture ed i loro grandi costi sono ancora davvero utili? Esiste una valida protezione dei siti delle principali istituzioni del paese? Claudia Lamonaca / Luigi Barbato |
Edizione contenuti Aprile 2012 - Riedizione grafica Luglio 2013
Copyright 2012-2013 ® Comitato Cittadino per la Cooperazione Decentrata della Città di Roma. Tutti i Diritti Riservati.
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