Cooperazione non Governativa
La cooperazione allo sviluppo nasce governativa dopo il secondo conflitto mondiale e dalla fine del XX secolo viene affiancata e sostenuta, grazie a un forte sistema di valori, da quella non governativa cioè realizzata da ONG - Organizzazioni Non Governative.
Una O.N.G. è un’organizzazione privata (non è creata dal Governo né fa parte di strutture governative), non a scopo di lucro, slegata da interessi politico-economici e canale privilegiato delle istanze provenienti dalla società civile locale, nazionale o internazionale, impegnata nel settore della solidarietà sociale e della cooperazione allo sviluppo. Le prime Organizzazioni Non Governative nascono all’inizio degli anni ‘60 come movimento associativo spontaneo in risposta ad un bisogno sempre più impellente di entrare in contatto diretto con i bisogni delle popolazioni del Sud del mondo e di rispondervi con la partecipazione e la solidarietà, con l’obiettivo di giungere ad una visione politica comune delle loro problematiche. In Italia le ONG che si occupano di cooperazione con i PVS hanno ottenuto un riconoscimento nel 1979 (legge 38 sulla cooperazione). Poi, quando la nuova legge sulla cooperazione n.49 del 1987 interviene a regolamentare il settore con l’istituzione di un apposito riconoscimento di idoneità per le organizzazioni che intendano accedere ai finanziamenti governativi, le ong conoscono un periodo di moltiplicazione numerica (attualmente le ong riconosciute “idonee” dal MAE sono oltre 250). L’Associazione delle ONG Italiane raccoglie il panorama non governativo nazionale più ampio e rappresentativo; nata nel 2000, è composta da circa 160 ONG impegnate in attività di cooperazione internazionale da almeno tre anni. Esistono altresì numerose organizzazioni di sviluppo e cooperazione internazionale che operano nel settore nonostante non siano ONG, promuovendo progetti in tutto il mondo; il loro numero è in continua crescita e operano in sussidiarietà e spesso in sostituzione della cooperazione governativa che risente da anni di una cronica mancanza di fondi. Il 90% delle altre organizzazioni agiscono con volontari e forme di auto finanziamento con progetti che hanno come base di partenza il rispetto dei criteri di giustizia e di equità e campi di intervento molto vasti riguardanti, a vari livelli, la politica estera, l’economia, la difesa dei diritti umani, la globalizzazione, la questione del debito estero, le relazioni tra Nord e Sud del mondo, la pace. Questa tipologia di attività di cooperazione è caratterizzata dall’inserimento nella realtà locale e, in base alle caratteristiche dei diversi Paesi, è fatta di relazioni politiche, sociali, economiche ed istituzionali a cui si può partecipare solo attraverso il pieno coinvolgimento, la mediazione e il supporto delle comunità e organizzazioni locali, che di quelle realtà sono parte integrante e ne conoscono quindi problemi e necessità. Si tratta di un lavoro di relazione, con risorse umane, operatori italiani e del mondo, che cercano di capire e rimuovere le cause che impediscono o frenano lo sviluppo, e di favorire il clima di pace e di convivenza sociale che dello sviluppo è prerequisito essenziale. |
Edizione contenuti Aprile 2012 - Riedizione grafica Luglio 2013
Copyright 2012-2013 ® Comitato Cittadino per la Cooperazione Decentrata della Città di Roma. Tutti i Diritti Riservati.
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