Diritti - Misure di prevenzione della TubercolosiA partire dagli anni novanta si è assistito all’aumento dei casi di contagio da Mycobacterium Tuberculosis (TB). Secondo il rapporto del Ministero della Salute “La tubercolosi in Italia”, nel 2008 sono stati notificati 4.418 casi di TB, di cui la metà costituita da immigrati.
Il riemergere dell’infezione – almeno nella sua forma semplice - può essere mitigato da campagne informative della popolazione residente in Italia su tutti gli strumenti di prevenzione che possono essere messi in pratica agevolmente. Alcune misure di prevenzione L’esposizione cutanea alla luce solare (raggi ultravioletti B) costituisce uno dei principali mezzi di prevenzione della tubercolosi. Questo spiega perché nei primi decenni del Novecento i pazienti tubercolotici che trascorrevano lunghi periodi in ambienti assolati (ospedali elioterapici ), non di rado guarivano. Oltre a una costante e regolare esposizione al sole in tutte le stagioni, è importante anche un’adeguata ventilazione dei locali più frequentati (aule scolastiche, luoghi di ritrovo, trasporti pubblici, dormitori, carceri e ospedali). La malnutrizione può concorrere allo sviluppo clinico della malattia, provocando un’immunodeficienza secondaria. Uno studio in vivo ha dimostrato che la malnutrizione compromette l'interazione tra macrofagi e linfociti T e l’attività micobattericida da parte dei macrofagi. L’evidenza empirica mostra che la TB è associata spesso ad uno stato di malnutrizione. In uno studio condotto in Indonesia, il livello di micronutrienti presenti nel sangue di pazienti affetti da TB risulta significativamente più basso che nei pazienti sani del gruppo di controllo. Ruolo dei micronutrienti per la prevenzione della tubercolosi La presenza nel sangue di alcuni micronutrienti (vitamine e oligo-elementi) può facilitare la prevenzione della TB, rafforzando il sistema immunitario e proteggendo l’apparato respiratorio. Tali micronutrienti sono presenti in numerosi alimenti, oltre a quelli forniti da spezie e piante medicinali, usate nella tradizione popolare a scopo preventivo e curativo. Le vitamine che svolgono una funzione protettrice dell’organismo rispetto alla malattia tubercolare sono le vitamine A, B, D. I principali oligo-elementi sono: zinco (Zn), selenio (Se) e ferro (Fe). Alimenti, piante e rimedi utili per la prevenzione della tubercolosi Cipolla, Aglio e Prezzemolo La cipolla (Allium Cepa) comprende le seguenti sostanze: carboidrati, proteine, fibre alimentari, vitamine del gruppo B (B1, B2, B3, B5, B6, B9), D, E ed infine la provitamina A. La cipolla è ricca inoltre di sali minerali: manganese, fosforo, potassio, sodio, zinco, ferro, rame, calcio, nichel, iodio e selenio. Oltre a questi elementi, sono presenti acido fosforico e flavonoidi. La cipolla è molto utile nella cura delle infiammazioni alle vie respiratorie (dalle laringiti ai raffreddori) e dell’influenza in generale. Tale virtù antibatterica dipende dai disolfuri allilici da cui si forma l'allicina. L’azione terapeutica della cipolla è simile a quella dell’aglio, con il quale condivide le proprietà antibiotiche e antibatteriche. Le proprietà antitubercolari dell’aglio (allium sativum) sono state dimostrate da numerosi studi in vitro e alcuni in vivo. Esso contiene complessi solforati, in particolare l'allicina che viene liberata quando l'enzima allinasi agisce sull'alliina. Questo processo si verifica quando l'aglio viene masticato in bocca, tagliato o spremuto. La masticazione in bocca favorisce l’assorbimento dei suoi principi attivi. L’aglio contiene inoltre numerosi minerali, come bromo, calcio, ferro, fosforo, iodio, magnesio, manganese, potassio, rame, selenio, zinco e zolfo nonché le vitamina A, B1, B2, B6 e B12, C, D, H. Il prezzemolo (Petroselinum hortense) contiene ferro, zolfo, calcio, rame, potassio, fosforo e sodio e le vitamine A, C, E, K. Una delle caratteristiche più importanti è la ricchezza di vitamina C che oltre ad avere proprietà antiossidanti e anti-infettive, stimola i processi di difesa dell'organismo. Il ferro - anch’esso presente - è uno dei sali minerali più importanti per la protezione dalla tubercolosi. Conclusioni Un approccio preventivo della tubercolosi almeno nella forma semplice deve basarsi sulle proprietà terapeutiche di un’alimentazione ricca di micronutrienti e sull’esposizione cutanea alla luce solare (raggi UV-B), principale fonte di vitamina D circolante. Alcune norme nutrizionali possono contribuire al rafforzamento del sistema immunitario. Una dieta basata su pesce grasso (salmone, tonno) e pesce azzurro (sardine, alici, aringhe), uova, fegato e verdure verdi fornisce un apporto secondario di vitamina D. Frutta e verdura di colore arancione (carote, pomodori, zucche, cachi, pesche, albicocche, melone) e verdure di colore verde scuro (spinaci, bieta, verza, cavolo, broccoli) forniscono la vitamina A e il betacarotene. Lo zinco e' contenuto nelle carni, nelle noci, nel tuorlo d'uovo, nei fagioli secchi, nei funghi, nel cacao e nelle ostriche. Il trend epidemiologico della tubercolosi in Italia evidenzia la necessità di tutelare i gruppi più vulnerabili della popolazione: i bambini, gli anziani, i malati di HIV e gli immigrati. E’ importante che i messaggi verso le fasce di popolazione fragili per motivi socio-economici o per la recente immigrazione siano mirati e di facile comprensione. Un approccio specifico meritano le popolazioni immigrate . Esse risultano più esposte al contagio della tubercolosi entro i primi cinque anni dall’arrivo in Italia. Numerosi studi hanno evidenziato un basso livello di vitamina D nelle popolazioni immigrate. Questo dipende da due fattori: la minore esposizione al sole (la maggioranza degli immigrati si sposta da paesi più assolati a zone meno soleggiate) e il livello di pigmentazione della pelle. E’ stato osservato che nelle popolazioni di colore i livelli di vitamina D sono più bassi rispetto alla popolazione europea perché la pigmentazione della loro pelle fa da schermo all’assorbimento dei raggi ultravioletti. Campagne di prevenzione e informazione dovrebbero essere pianificate e indirizzate a tutti i gruppi a rischio, utilizzando i canali di comunicazione disponibili: la scuola per i bambini, i vari media per la popolazione adulta, radio e TV per gli anziani e infine le associazioni degli immigrati per la popolazione immigrata. Per quest’ultima fascia di popolazione occorre inoltre sviluppare strategie di comunicazione che siano idonee sul piano culturale e linguistico. Il contributo operativo del National Focal Point italiano è essenziale a tale scopo. Il basso livello di vitamina D, unito alle difficili condizioni di vita e di lavoro, rendono le popolazioni immigrate particolarmente vulnerabili alla tubercolosi. Un’alimentazione adeguata e/o l’integrazione nutrizionale - oltre a condizioni igienico-sanitarie più salubri - potrebbero costituire per tali gruppi sociali una concreta possibilità di prevenzione. E’ necessario, di conseguenza, incentivare tutte le misure che favoriscano condizioni di vita più salutari (nutrizione, soluzioni abitative e servizi igienico-sanitari). Catia Dini Allegato1 |
Edizione contenuti Aprile 2012 - Riedizione grafica Luglio 2013
Copyright 2012-2013 ® Comitato Cittadino per la Cooperazione Decentrata della Città di Roma. Tutti i Diritti Riservati.
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