Cooperazione Governativa Bilaterale
La cooperazione bilaterale è quel sistema di relazioni create tra le autorità centrali di due paesi dove uno, il “donatore”, aiuta l’altro, il “beneficiario”, trasferendogli soldi, beni o conoscenze tecniche attraverso un dono oppure un credito agevolato. Essa si avvale in genere di strutture e personale interni al Ministero degli Affari Esteri.
Segue criteri di priorità geografica e di concentrazione degli aiuti, d’intesa con i singoli paesi recettori secondo protocolli sottoscritti da commissioni miste. Le iniziative comprendono interventi di assistenza tecnica e aiuto a progetti, tenendo nel dovuto conto le priorità di sviluppo definite dal paese e avendo cura di trasferire tecnologie adeguate allo stato di sviluppo economico e sociale del paese e alle capacità di impiego autonomo di tali tecnologie. Per la realizzazione di progetti e programmi di sviluppo ci si avvale dell’apporto di Amministrazioni ed Enti pubblici, Università e Istituti di ricerca, Enti privati, Organizzazioni non governative e Consorzi di studi e ingegneria che dispongono delle conoscenze e delle esperienze richieste. Attualmente la componente bilaterale dell'Aps italiano rappresenta circa un terzo degli aiuti complessivi. Lo strumento bilaterale è privilegiato laddove ne sussistano le condizioni e cioè l’esistenza di un contesto normativo adeguato e la capacità del paese partner di utilizzare rapidamente le somme ad esso destinate. La principale tipologia di intervento è il finanziamento diretto a favore dei Governi specie per importi consistenti. Il sostegno al bilancio dei paesi partner è rivolto non a progetti specifici ma al bilancio dello stato in base ad accordi tra i due Governi. |
Edizione contenuti Aprile 2012 - Riedizione grafica Luglio 2013
Copyright 2012-2013 ® Comitato Cittadino per la Cooperazione Decentrata della Città di Roma. Tutti i Diritti Riservati.
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