Altra Economia - Finanza Etica - Le Tappe della Finanza Etica
anni ’60 e ’70 - comunità religiose e università americane si rifiutano di investire in titoli di aziende coinvolte nella guerra in Vietnam; 1967 - negli USA una piccola associazione comunitaria (Fight) acquistando azioni Kodak esige la sospensione delle politiche di segregazione razziale adottate nel sito di produzione di Rochester; 1968 - 1200 studenti dell’Università di Cornell (New York) chiedono al Consiglio di Amministrazione dell’ateneo di escludere dal portafoglio finanziario dell’Università le aziende che lavorano con il SudAfrica (che all’epoca praticava il regime dell’apartheid); 1971 - la Chiesa episcopale, in qualità di azionista, chiede alla General Motors di sospendere le relazioni commerciali e produttive con il SudAfrica; 1976 - l’OCSE pubblica le prime linee guida di orientamento per le multinazionali, nelle quali appare l’idea di responsabilità sociale delle imprese; 1977 - Leon Sullivan, un reverendo nominato amministratore delegato di General Motors, elabora in collaborazione con i dirigenti di altre multinazionali i principi di un’etica aziendale: fine della segregazione razziale in azienda, trattamento non discriminatorio, uguaglianza degli stipendi, programma di formazione per i lavoratori di colore; 1980 - una banca americana, la Boston Bank, crea un indice finanziario che include solo aziende che non fanno affari con il SudAfrica; anni ’90 - compaiono i primi fondi etici in Italia, come il San Paolo salute e ambiente che investe almeno il 60% in azioni di società che si occupano di riciclaggio di rifiuti e di depurazione delle acque e che lavorano per lo sviluppo sostenibile e la ricerca medica; 1992 - il Social Investment Fund, uno dei primi club di investimento etico, censisce 350 risoluzioni proposte da congregazioni religiose, ONG e fondi pensione alle assemblee annuali degli azionisti per quanto riguarda il comportamento etico delle aziende; 1998 - l’Associazione “Finanza Etica” presenta a Firenze il suo manifesto; 2002 - l’Agenzia Europea di Investimenti Standard Ethics e le sue controllate sono il primo caso di strutture di investimento che delegano esplicitamente alle Nazioni Unite la definizione etica della propria strategia di investimento, introducendo anche il principio che i vincoli agli investimenti debbano avere un carattere normativo. |
Edizione contenuti Aprile 2012 - Riedizione grafica Luglio 2013
Copyright 2012-2013 ® Comitato Cittadino per la Cooperazione Decentrata della Città di Roma. Tutti i Diritti Riservati.
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